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Prima Mostra, ritorno in Viale Europa

Aggiornamento: 19 mag 2023

Sabato 6 giugno: una data importante per un nuovo inizio. Dopo tre mesi a casa sono tornata alla vita fuori dalle mura domestiche, come tutti gli italiani.

E così ho ricominciato a esporre le mie opere in #VialeEuropa, nel cuore del quartiere #Eur, a #Roma.

Quante emozioni durante questa prima giornata!

Mi sentivo molto felice anche solo di stare in mezzo alla gente e poter chiacchierare con chi si avvicinava ad ammirare i miei quadri di sassi, pronta ad esaudire ogni curiosità sulle mie tecniche e sulla storia di ogni opera.

Felice di ritrovare gli altri artisti, i colleghi con cui condividere le tante ore passate lì.

Al fresco dei frondosi, profumati, meravigliosi e imponenti tigli ho letto numerose pagine di un libro (dedicato agli animali) che mi ero portata, ascoltando allo stesso tempo il trillo di un merlo e il verso di una cornacchia, più forti (per fortuna) del rumore delle auto.

Osservavo incuriosita ed anche un po' stupita la gente con le mascherine mentre passeggiava, mangiava un gelato o semplicemente guardava le vetrine, probabilmente felice come me di questa ritrovata libertà e serenità.

Mi ha rincuorato accorgermi che, nonostante tutto quello che abbiamo passato e che ancora non ci ha abbandonato, ci sia tutta questa voglia di andare avanti, di riprendere in mano i nostri piccoli piaceri quotidiani.

E così mi hanno abbandonato le paure e, se pur rattristata dalla distanza che ho dovuto mettere tra me e i miei interlocutori, la giornata è scivolata via veloce e piena di incontri positivi. Sono passati a trovarmi infatti alcuni vecchi amici e altre care persone che conoscevo già. Ci siamo fatti reciprocamente le feste salutandoci con questi nuovi modi che si usano adesso al posto di baci, abbracci e strette di mano. Non so se mi abituerò facilmente a questo 'contatto' differente, mi manca la scioltezza con cui potevamo avvicinarci l'un l'altro, ma sono e sarò molto ligia a ogni indicazione necessaria a scongiurare pericoli.

Il 'trauma' del lock-down e della forzata clausura è ancora molto vivo nei miei ricordi. Mesi passati lontano dalla famiglia, dagli amici, dalle persone care, senza avere la forza nemmeno di dedicarmi alla mia creatività. Troppo forte il fardello della tristezza.

Ma lasciamoci alle spalle questi ricordi.

Niente male per questo primo nuovo 'giorno di scuola'!





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